Il contesto in cui lavoriamo determina la qualità del nostro lavoro. Passiamo in ufficio la maggior parte del nostro tempo, per questo motivo l’ufficio diventa il catalizzatore di interazioni lavorative, dinamiche sociali ed esperienze individuali. Risulta quindi essenziale riprogettare gli spazi di lavoro per renderli più aderenti ai bisogni delle persone e alle nuove abitudini, in modo da favorire la produttività.

Tutte le volte che progettiamo un ambiente di lavoro, è necessario seguire un processo ben definito che ci aiuti a raggiungere tre obiettivi fondamentali:

  1. riuscire a realizzare uno spazio di lavoro che soddisfi non solo l’azienda e gli stakeholder ma soprattutto i lavoratori
  2. riuscire a realizzare uno spazio di lavoro che possa unire i concetti di estetica e funzionalità
  3. riuscire a configurare uno spazio di lavoro che comporti tempi e costi di realizzazione coerenti con le reali possibilità

Le 5 fasi della progettazione

Il processo di progettazione si compone di 5 fasi:

  1. Comprendere le esigenze In questa fase è necessario individuare tutti gli stakeholder dell’ufficio ed analizzarne i bisogni e i modi di interagire in modo da creare spazi che favoriscano la produttività.
  2.  Definire i principi di progettazione Dopo aver analizzato le esigenze delle persone è necessario sintetizzare le informazioni collezionate e definire gli obiettivi dell’azienda e i bisogni dei lavoratori per riuscire a guidare la fase di ideazione in base a obiettivi chiari e definiti.
  3. Ideazione:  a partire dagli obiettivi dell’azienda e dai bisogni delle persone, passiamo alla fase di ideazione del progetto. Ad esempio gestione degli spazi, posizionamento e tipologia delle sedute, posizionamento e tipologia delle scrivanie, presenza e tipologia di separatori…
  4. Prototipazione: Uno dei modi migliori per convalidare le nostre idee è quello di utilizzare un modello 2D o 3D per visualizzare efficacemente il progetto e sottoporlo ad una revisione.
  5. Test: In questa fase si sottopone il modello a una serie di scenari lavorativi per convalidare l’efficacia del progetto. Vengono collezionati i feedback del cliente e dei lavoratori e si apportano le modifiche necessarie.

Come progettare un ufficio Open Space?

Da diversi anni, il concetto di “open space” ha conquistato aziende, coworking e studi professionali, abbattendo (letteralmente) i muri e creando spazi aperti e condivisi molto più stimolanti, che incoraggiano lo scambio di idee. L’open space, infatti, consente di rendere estremamente flessibile l’ambiente di lavoro, abbattendo i costi e trasformando la conformazione dello spazio in base alle diverse esigenze.

La progettazione dell’arredamento per ufficio open space deve tener conto però di alcuni importanti fattori per far sì che tutto proceda per il meglio. Parola d’ordine alleggerire!

L’obiettivo di ogni progetto per ufficio open space è quello di “alleggerire” gli elementi che lo compongono, creando un ambiente estremamente flessibile ed efficiente. Per questo motivo è utile scegliere mobili e complementi d’arredo leggeri, confortevoli e versatili come, ad esempio, poltrone e sedie per ufficio ergonomiche e con ruote o postazioni componibili. Libertà e Privacy L’ambiente aperto e sinergico dell’open space non stimola soltanto la creatività e la collaborazione ma spesso rischia di favorire anche la distrazione e superare i confini della privacy individuale.

Per evitare che lo spazio aperto diventi fonte di stress, è fondamentale realizzare una suddivisione ottimale degli spazi utilizzando soluzioni d’arredo come pannelli divisori o librerie per garantire maggiore privacy ed evitare fonti di distrazione.

Smart working: come progettare un ufficio in casa?

Con l’arrivo della pandemia e l’insorgere di restrizioni volte a limitare il contagio, molte persone si sono trovate all’improvviso a dover organizzare un ufficio in casa e ormai per tantissimi lo smart working è diventato una realtà consolidata. Ma per rendere il lavoro da casa davvero efficiente occorre progettare con attenzione lo spazio ufficio, trovando le soluzioni migliori per riorganizzare gli ambienti di casa.

Illuminazione

Il progetto di uno spazio per lo smart working inizia dalla scelta della zona di casa più adatta per mantenere la concentrazione e uno degli elementi fondamentali per identificarla è la giusta illuminazione. L’equilibrio tra luce artificiale e quella naturale è una condizione essenziale per lavorare bene.

La tua scrivania dovrebbe essere posizionata accanto a una finestra in modo tale da avere una luce naturale sufficiente a ridurre l’affaticamento degli occhi. Inoltre alcuni studi dimostrano che la presenza di una finestra può stimolare la creatività.

La seduta perfetta.

La scelta della sedia giusta è fondamentale per non incorrere in problemi e dolori dovuti ad una postura scorretta che possono incidere non solo sulla produttività lavorativa ma anche sulla salute. La sedia ergonomica rappresenta la soluzione migliore per lavorare comodi e diventare più efficienti. I braccioli consentono di scaricare il peso dalle spalle ed evitare dolori cervicali, mentre lo schienale regolabile che si adatta alla curvatura della schiena e il un meccanismo che regola l’altezza della sedia in base alla lunghezza delle tue gambe offrono un supporto ottimale alla schiena, evitando il rischio di dolori lombari.

La Scrivania

La scrivania o il piano d’appoggio non devono avere particolari caratteristiche. È possibile scegliere quella che più si addice allo stile della stanza e al proprio gusto, ma sicuramente una scrivania con cassetti o ripiani aiuterà a mantenere in ordine lo spazio.

Elementi d’arredo trasformabili

Un tavolo estraibile, una cassettiera, elementi contenitori o un mobile polifunzionale. A volte bastano poche accortezze per riorganizzare gli spazi di casa e renderli adatti per lavorare. E se l’ambiente di casa è condiviso e isolarsi risulta difficile, diventa importante utilizzare pannelli divisori, piante o librerie per delimitare visivamente lo spazio.